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Gli elementi principali che hanno ispirato e sostenuto la mia ricerca artistica da un po' di anni sono sicuramente il segno e la materia.

Il segno inteso come risultato finale di una gestualità che vuole essere libera, che tende alla rappresentazione e al contempo si libera

da essa volendo attribuire al segno un valore assoluto, quello del gesto.

La materia è intesa come supporto e struttura della rappresentazione, spesso diventando essa stessa rappresentazione, cornice di se stessa.

Il colore inizialmente è sporco, come insicuro e crea sfondi multicolore, superfici materiche piene di sé che si lasciano penetrare da segni, incisioni e tormenti grafici.

Successivamente il colore, anche se solo parzialmente, riesce a trovare una sua autonomia, il suo valore personale che si afferma in un tono, una sfumatura, una campitura.

Lo spazio della rappresentazione per me è sempre stato limitante, ecco perché spesso il luogo della rappresentazione non è mai solo la tela o la tavola ma si estende in luoghi altri che li accolgono come ospiti passeggeri e indimenticabili. Indimenticabili come l'idea del ricordo, che è sempre più bella del ricordo stesso.

Il ricordo e la dimensione del sogno, del fantastico mi condizionano da tempo. La matericità e i materiali vari utilizzati si accompagnano spesso anche ad un sottile e un malinconico sentimento ludico.

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